Science

Il riciclo del vetro

Per quanto riguarda la raccolta e il riciclo del vetro l’Italia è finalmente seconda classificata in Europa, infatti il nostro paese ricicla oltre un milione e mezzo di tonnellate di vetro, davanti a noi solo la Germania.

Già nel 2012 gli italiani riciclavano il 70% del vetro e sicuramente questi dati con il passare degli anni non hanno fatto altro che migliorare. Dagli anni 90 ad oggi il riciclo del vetro è cresciuto del 131%, facendo risparmiare soldi, risorse (189 milioni di tonnellate di materia prima) e salvaguardando l’impatto ambientale (138 milioni di tonnellate di rifiuti che non sono finiti in una discarica). Pensando il prodotto in ottica di Life Cycle Thinking il risparmio si fa sentire lungo tutta la filiera di produzione del vetro, produrre vetro dalla materia prima costa molto di più che riciclarlo a km zero, ovvero se non necessità di lunghi trasporti. Bisogna ricordarsi che riciclare vetro conviene solamente se è gestito in maniera ottimale tutto il processo di gestione, dalla raccolta al trasporto nei luoghi di riciclaggio. Se ben gestito, il riciclo del vetro, costa un terzo dell’energia impiegata per produrlo ex novo. La convenienza del riciclo del vetro risiede nel poter risparmiare energia durante la filiera produttiva. Il vetro viene raccolto, trattato, purificato, fuso e riutilizzato. Esistono più tipologie di vetro differenziate per colore: verde, bianco, marrone. Oggi in Italia la raccolta è di tipo misto per cui il vetro non viene differenziato per colore, se volessimo migliorare ed eccellere nella raccolta bisognerebbe iniziare a dividere il vetro per colori! I rifiuti di vetro che possono essere riciclati:

  • bottiglie di vetro;
  • vasetti in vetro;
  • vetri rotti, frammenti di vetro.

I vetri non riutilizzabili sono invece le ceramiche, le porcellane e gli specchi.

Le fasi del riciclaggio

La prima fase del riciclaggio avviene nelle case del singolo cittadino al quale sono date in dotazione dei contenitori per la raccolta differenziata. È sicuramente il momento più importante della catena del recupero e del riciclaggio, per cui il singolo cittadino vede sentirsi responsabile di questo lungo processo! Ogni singola persona deve accuratamente distingue il vetro dagli altri rifiuti. Al momento uno dei sistemi di recupero più utilizzati è la raccolta “porta a porta” presso condomini o commercianti, con speciali bidoni. Oggi sono allo studio o in fase di sperimentazione nuovi contenitori che offrono prestazioni migliori tanto dal punto di vista estetico che funzionale. L’obiettivo è di mettere a punto soluzioni innovative che tengano conto delle problematiche logistiche poste dalle città e che ben si inseriscano nell’arredo urbano, per esempio i contenitori sotterranei, campane insonorizzate dalle svariate forme e colori.

La seconda fase riguarda lo svuotamento dei contenitori che solitamente avviene tramite un automezzo con cassone a cielo aperto munito di gru e braccio per il sollevamento. La frequenza di svuotamento deve essere regolare e tale da evitare l’accumulo di materiale depositato all’esterno delle campane, ma neanche troppo frequente per non riempire solo a metà i cassoni e sprecare energie.  La capacità del cassone è pari a circa 30m3 e la capacità di carico è di circa 11 t. Quindi, per ottenere un carico completo occorre ipotizzare lo svuotamento di circa 44 campane di 2 m3 riempite al 50%, oppure di 36 campane se riempite al 60%. In caso di lunghi trasporti tra la raccolta e l’azienda di smaltimento sarebbe ideale introdurre una terza fase di stoccaggio dove si potrebbero caricare di vetro automezzi di portata superiore (bilico o autotreno ribaltabile dotato di sponde alte con portata di 30 t) diretti ai centri di valorizzazione. La fase del trattamento del vetro richiede una serie di operazioni tecniche che sono riportate brevemente qui sotto:

  1. Tramoggia e nastro trasportatore
  2. Cernita inquinanti di grosse dimensioni e separazione colori
  3. Suddivisione granulometrica (2-3 frazioni)
  4. Macinazione
  5. Cernita manuale inquinanti
  6. Deferrizzazione
  7. Vagliatura ed aspirazione corpi leggeri separazione
  8. Metalli non magnetici
  9. Separazione automatica corpi opachi

10.cernita manuale inquinanti

  1. Prodotto finito

Infine il prodotto finito viene mandato alla vetrerie che lo trasformano nel prodotto desiderato (barattoli, bottiglie…)

La produzione del vetro

 

Il vetro è considerato un materiale “pulito” perché non è prodotto con sostanze inquinanti, può essere facilmente riutilizzato e riciclato molte volte. La materia prima utilizzata per produrre vetro è la sabbia silicea,
una materia prima abbondate e economica che si trova su quasi tutta la terra. Per essere utilizzata la sabbia silicea, assieme ad altri materiali come soda e calcare, deve essere fusa ad una temperatura di 1700 °C e ciò richiede il 25% di energia in più rispetto alla fusione del vetro conferito con la raccolta differenziata. Per questo motivo la gestione del vetro deve essere perfettamente calcolata, il vetro non deve percorre molti km per essere riciclato, ma bisogna svolgere tutte le fasi del riciclo nelle vicinanze, come per esempio riesce a fare la Germania che ricicla per un tasso del 85%. Il vetro può essere riutilizzato tantissime volte, una bottiglia può avere 50 vite. Ogni tipo di vetro ha un codice che lo identifica: 70 – GL indica il vetro incolore/bianco 71- GL indica il vetro di colore verde, 72 – GL indica il più pregiato vetro marrone. Dalla raccolta del vetro non si ottiene solo altro vetro. I mercati secondari della raccolta del vetro possono portare alla produzione di:

  • Prodotti isolanti per la bioedilizia;
  • Prodotti sanitari in vetroceramica
  • Mattoni in vetroceramica
  • Mattoni in vetro
  • Erba sintetica
  • Sabbia per campi da golf
  • Tavoli da cucina
  • Lavandini e altri sanitari
  • Sistemi di filtrazione dell’acqua
  • Vetro come materiale abrasivo
  • Vetro come aggregato di materiali da costruzione.
Blogger: MR