L’Overshoot day, come già spiegato in un nostro articolo precedente (https://ecomalu.it/earth-overshoot-day/), è il giorno che indica l’esaurimento delle risorse rinnovabili che la Terra è in grado di rigenerare nell’arco di 365 giorni. Questa data è calcolata ogni anno dall’organizzazione di ricerca internazionale Global footprint network (Gfn – Https://www.footprintnetwork.org/) dividendo la biocapacità del pianeta, cioè l’ammontare di tutte le risorse che la Terra è in grado di generare annualmente per l’impronta ecologica dell’umanità, ossia la richiesta totale di risorse per l’intero anno, e infine moltiplicato per il numero di giorni in un anno. Nel 2017 l’Overshoot Day è caduto il 2 Agosto, mentre per il 2018 la data che è stata calcolata è l’1 Agosto.
Attualmente la popolazione mondiale sta consumando l’equivalente di 1.7 pianeti. Continuiamo ad usare più risorse e più servizi di quanti la natura possa rigenerare ed emettiamo in atmosfera più anidride carbonica di quanta gli ecosistemi riescano ad assorbire.
Eppure non è impossibile vivere entro i limiti di un solo pianeta se vengono seguiti tre aspetti chiave:
1. Svolgere agricoltura sostenibile;
2. Aumentare il consumo di cereali, frutta e verdura;
3. Minimizzare gli sprechi alimentari.
Se nel mondo si prediligesse il consumo di cibi a basso impatto ambientale, si seguissero diete caloriche equilibrate e si riducessero del 50% gli sprechi alimentari, l’impronta ecologica diminuirebbe del 16% posticipando l’Overshoot Day di 42 giorni.
Di seguito una panoramica con le date degli Overshoot Day di alcuni Paesi europei:
o Lussemburgo – 19 Febbraio
o Danimarca – 28 Marzo
o Belgio – 2 Aprile
o Austria – 15 Aprile
o Germania – 2 Maggio
o Francia – 5 Maggio
o Regno Unito – 8 Maggio
o Grecia- 23 Maggio
o Italia – 24 Maggio
o Spagna – 11 Giugno
o Romania – 8 Agosto
o Albania – 14 Ottobre
…E l’Italia?
Nel nostro Paese, quest’anno, il “giorno del sovrasfruttamento della terra” è il 24 maggio, quasi tre mesi in anticipo rispetto al livello globale. Secondo i dati emessi del Gfn gli italiani hanno un’impronta ecologica di 4,3 ettari globali (o gha), valore al di sopra della media europea che si attesta sui 3,2 gha pro capite. “Se tutti gli abitanti della Terra consumassero le risorse come fanno gli Italiani, avremmo bisogno di 2,6 pianeti Terra”, ha dichiarato il co-fondatore del Global Footprint Network, “Ma chiaramente abbiamo solo una Terra a disposizione, e non adattarsi ai suoi limiti diventa un rischio per tutti noi. Se il nostro pianeta ha dei limiti, l’ingegno dell’uomo sembra non averne”.
Scritto da: Micaela Stagnoli