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Cosa dobbiamo aspettarci nel 2025 per la gestione dei rifiuti

Cosa dobbiamo aspettarci nel 2025 per la gestione dei rifiuti. Quali saranno le novità. Per una gestione più circolare.

L’Unione Europea ha fissato obiettivi ambiziosi per il riciclaggio dei rifiuti, in particolare per la plastica, con una crescente enfasi sulla riduzione e sulla gestione circolare dei materiali. Ma vediamo insieme cosa dobbiamo aspettarci nel 2025 per la gestione dei rifiuti. Quali saranno le novità. Per una gestione più circolare.

Nel 2025, gli Stati membri dovranno affrontare scadenze più stringenti per il riciclo di materiali come plastica, vetro, metalli e carta, con il target di riciclaggio che potrebbe arrivare fino al 65% per i rifiuti urbani.

L’Italia ha già iniziato a implementare restrizioni sulla plastica monouso, ma nel 2025 è possibile che vengano introdotte nuove normative per estendere il divieto di alcuni prodotti plastici a livello nazionale.

Ci si aspetta un ampliamento delle raccolte differenziate per l’umido e un aumento dei centri di compostaggio, così come l’incoraggiamento a pratiche di riutilizzo dei rifiuti agricoli e alimentari, con l’obiettivo di ridurre le discariche e aumentare l’uso di fertilizzanti naturali.

Cosa dobbiamo aspettarci nel 2025 per la gestione dei rifiuti.

L’economia circolare nel 2025 continuerà a guadagnare terreno.

L’idea è quella di passare da un modello lineare a uno circolare, in cui i materiali e i prodotti vengono riutilizzati e riciclati per evitare lo spreco e ridurre l’impatto ambientale.

L’uso di tecnologie avanzate per la gestione dei rifiuti, come l’intelligenza artificiale e la robotica nella separazione dei materiali, potrebbe diventare sempre più comune.

Si prevede che in molte città italiane avvieranno progetti pilota per ridurre i rifiuti tramite soluzioni smart, come i contenitori intelligenti per la raccolta differenziata, che ottimizzano il processo e migliorano la gestione dei dati.

Nel 2025 ci si aspetta un ulteriore aumento della consapevolezza ambientale tra i cittadini.

Attraverso campagne educative più diffuse in tutte le fasce della popolazione, per promuovere comportamenti responsabili e la riduzione dei rifiuti alla fonte.

La novità più grande sarà l’introduzione del RENTRI lo strumento su cui il Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica, prevede la digitalizzazione dei documenti relativi alla movimentazione e al trasporto dei rifiuti.

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