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Termovalorizzatore VS inceneritore

Termovalorizzatore, di che cosa si tratta?

Si sente tanto parlare di termovalorizzatore e inceneritore, ma non sempre è chiara la differenza. L’impianto di termovalorizzazione permette la gestione, il recupero e la produzione di energia partendo dai rifiuti, consentendo al tempo stesso vantaggi sia economici che ambientali. Il termovalorizzatore, si basa su un processo di combustione, dalla quale si ottengono fumi ad alta temperatura che saranno utili alla produzione di energia e al risparmio delle risorse primarie.

Vediamo come avviene la valorizzazione dei rifiuti attraverso fasi specifiche:

  • Inizialmente gli scarti dei rifiuti vengono stoccati in appositi forni;
  • Si procede in seguito alla combustione. A questo punto il vapore prodotto avvierà un motore a turbina, che genererà la forza necessaria alla produzione di energia;
  • I fumi rilasciati dalla combustione verranno filtrati e, in seguito, rilasciati nell’ambiente;
  • Le ceneri e le polveri sottili verranno trasferiti in discariche per rifiuti speciali.

La continua costruzione di più impianti di termovalorizzazione, oltre a ridurre la quantità di discariche a cielo aperto, rappresenta una valida alternativa all’emissione di metano prodotta dalla combustione dei rifiuti gestiti in differente maniera, che porterebbe ad un notevole incremento del riscaldamento globale.

Al contrario, l’inceneritore è un impianto che si occupa unicamente dello smaltimento di rifiuti solidi urbani e speciali senza però valorizzare il calore emesso, con la conseguente emissione in elevate percentuali di polveri sottili, emissioni gassose  (diossine, furani, pm10, pm2,5,) in atmosfera, ed ha lo scopo principale di ridurre il volume.

Brescia, un esempio di termovalorizzatore.

Un esempio di impianto è quello che troviamo nella città di Brescia, che contribuisce in maniera virtuosa alla transizione energetica.

  • questo impianto è in grado di recuperare ogni anno un quantitativo pari a 500.000 megawattora di energia elettrica, evitando che una cifra come 730.000 tonnellate di rifiuti vengano buttati nelle discariche.
  • la combustione dei rifiuti contribuisce  all’energia elettrica di circa 200.000 famiglie, cifra che corrisponde a circa il 35% della popolazione dell’intera provincia di Brescia.
  • la quantità di energia termica prodotta è equivalente al consumo annuo di circa 70.000 famiglie e copre i fabbisogni di riscaldamento di circa il 70% della volumetria edificata riscaldabile della città.
  • all’impianto sono conferiti prevalentemente rifiuti solidi non differenziabili e riciclabili (generati in tutta l’area della provincia di Brescia), biomasse e altri rifiuti commerciali e industriali non pericolosi.
  • l’energia ottenuta dalla combustione dei rifiuti permette di risparmiare annualmente una quantità di energia (e conseguenti emissioni climalteranti) pari a quella derivante dalla combustione di 172.000 tonnellate equivalenti di petrolio (tep).

Altri dati e approfondimenti possono essere reperiti sul sito di A2A. 

E i fumi?

L’impianto è dotato di un sistema di depurazione fumi innovativo, realizzato con criteri tali da ottenere la massima sicurezza e continuità di funzionamento e ridurre al minimo la necessità di manutenzione.

L’impianto di depurazione fumi è costituito da:

  • sistema di assorbimento a secco dei gas acidi;
  • sistema di adsorbimento a secco dei microinquinanti;
  • filtri a maniche per l’abbattimento delle polveri ed il completamento delle reazioni;
  • sistema di abbattimento a umido dei gas acidi;
  • sistema catalitico per abbattimento degli ossidi di azoto.

Vengono attualmente “filtrati” circa il 98% dei fumi!

Come sempre ti ricordiamo che per saperne di più, contattaci !