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Cobalto – il minerale del secolo

Che cosa è il cobalto?

 

Il cobalto è un metallo di colore bianco argenteo, caratterizzato dal simbolo chimico “Co” e un numero atomico 27.

 

Nella crosta terrestre, il cobalto è presente in quote pari a 20-25 mg/kg, costituendone lo 0,0023%. Rappresenta il 32° elemento in ordine di abbondanza, la quantità maggiore del cobalto della terra la troviamo nel suo nucleo. Non lo si trova mai in forma di metallo libero, bensì sotto forma di minerale ed è ottenuto con l’estrazione di nichel, piombo, argento, rame e ferro.

 

I principali paesi produttori mondiali di cobalto sono la Repubblica Democratica del Congo, la Russia e l’Australia. La Repubblica Democratica del Congo (RDC) detiene il 60% della produzione mondiale.

 

In passato questo minerale veniva usato per colorare il vetro di un blu intenso e fu individuato per la prima volta nel 1735 dal chimico svedese George Brandt.

 

Usi del cobalto                         

 

Per l’essere umano è essenziale per la salute, pur essendo un elemento presente in piccole quantità nel nostro organismo. Esso è infatti parte integrante della vitamina B12, la quale ricopre un ruolo fondamentale nella produzione dei globuli rossi e nella formazione del midollo osseo quindi nello sviluppo cellulare.  Tuttavia, concentrazioni di cobalto troppo elevate possono danneggiare la salute umana, provocando lesioni a livello dei polmoni, come asma e polmonite.

 

Per il regno vegetale è un oligoelemento (ovvero utile al metabolismo) importante per la vita delle piante, in quanto indispensabile per la crescita dei batteri azotofissatori che vivono in simbiosi nei noduli radicali in alcune tipologie di piante. Tali batteri, grazie alla presenza anche di questo elemento, fissano l’azoto atmosferico e lo trasformano in aminoacidi e proteine.  Inoltre, le piante hanno bisogno di livelli sufficienti di questo “Co” per espandere correttamente i dischi fogliari e le gemme. Anche nelle piante partecipa allo sviluppo della vitamina B12, la quale svolge un ruolo importante nella crescita di una pianta favorendo la divisione cellulare.

 

È bene fare attenzione alle piante cresciute su terreni contaminati perché esse accumulano particelle di cobalto, in particolare nelle parti delle piante che poi mangiamo, come frutta e semi. I terreni in prossimità di miniere ed impianti di fusione possono contenere quantità molto elevate di cobalto, di conseguenza l’assorbimento dagli esseri umani attraverso l’ingestione di piante può avere degli effetti sulla salute.

 

Per attività industriali viene utilizzato nella produzione di batterie al litio (cellulari, batterie, accumulatori) e di leghe magnetiche (automotive).

 

 

 

Il cobalto nell’ambiente

 

Una volta entrato nell’ambiente, il cobalto non può essere distrutto ma può reagire con altri elementi o essere assorbito dalle particelle del terreno o dai sedimenti dell’acqua.

I terreni che contengono quantità molto basse di “Co” possono far crescere piante cobalto-deficienti, di conseguenza anche gli animali che pascolano su questi terreni soffrono la carenza di cobalto. Il livello medio di cobalto nel terreno è pari a 8 ppm, ma ci sono terreni con solo 0,1 ppm ed altri contenenti fino a 70 ppm. Nell’ambiente marino il cobalto è necessario per le alghe blu-verdi (cianobatteri).

 

Transizione energetica e cobalto

 

Una transizione energetica è il passaggio da un sistema energetico ad un altro. Non è un fenomeno nuovo. Attualmente il nostro sistema energetico è basato principalmente su carbone, petrolio e gas naturale – ovvero sui combustibili fossili.  Questo a causa delle sue emissioni di gas serra nell’atmosfera, è la base del cambiamento climatico. Si rende necessario quindi passare da un sistema fondato prettamente sull’utilizzo di combustibili fossili ad un sistema che prediliga fonti rinnovabili e che, allo stesso tempo, promuova efficienza e risparmio nell’utilizzo dell’energia con il rispetto dell’ambiente.  Per sfruttare completamente il potenziale delle rinnovabili e far decollare la transizione energetica sarà importate anche l’elettrificazione del nostro sistema energetico.  Con il cobalto possiamo decarbonizzare l’energia e produrre, per esempio, auto elettriche e quindi più sostenibili dal punto di vista ambientale.

 

Per far sì che una risorsa possa essere considerabile sostenibile, deve tener conto: dei diritti umani, della disponibilità della terra e dei fenomeni criminali.

 

Riflessione: il cobalto è sostenibile o no?

 

1. La Cina per l’estrazione del Cobalto sfrutta le aree africane senza rispetto per il territorio.

 

2.I diritti umani dei lavoratori non sono per nulla rispettati. Ogni anno si verificano molti decessi, incidenti, malattie per non parlare dello sfruttamento dei minori.

 

3.La domanda di questo minerale è in aumento, la quale è superiore alla capacità di estrazione. Questo porta sicuramente ad uno sfruttamento del territorio.

 

 

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